PAURA di  INVECCHIARE

       
 

 

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I bridgisti non hanno paura di invecchiare

 
   

 

Salute: paura di invecchiare per 3 italiani su 10 ma il 60% reagisce

 

      Paura di invecchiare per tre italiani su 10: quasi 4 milioni di connazionali che soffrono pensando al tempo che passa (3 milioni persone, 23%) o addirittura rifiutano l’idea di ritrovarsi anziani (800mila, 6%). E sono per lo più residenti al Sud, con scolarità e reddito medio-bassi, appena entrati nella terza età o under 30. Ma se 4 concittadini su 10 vivono l’età che avanza con rassegnazione, impotenza o totale incoscienza, il 60% si e specializzato nell’arte nostrana di controllare il tempo: donne, giovanissimi o alle soglie dei 50 e concentrati nel Triveneto. A descrivere questa nuova Italia, che si rimbocca le maniche e fa di tutto per fermare le inesorabili lancette dell’orologio biologico, e un indagine condotta da Astra Ricerche per Colgate. Il sondaggio, su un campione rappresentativo dei concittadini ultra 15enni, e stato presentato oggi a Milano durante il lancio di un nuovo dentifricio anti-età in occasione del bicentenario del gruppo Usa Colgate-Palmolive.

Quella che emerge e la fotografia di 5 Italie, ha spiegato il presidente di Astra Ricerche, Enrico Finzi. Cinque identikit che dividono gli abitanti della penisola in:

 

  • Immaturi (12%), che fedeli alla politica dello struzzo non pensano alla vecchiaia, non fanno nulla per rallentarla e confidano nella scoperta dell’elisir di lunga vita;
  • Paralizzati (14%), angosciati dalla vecchiaia, ma completamente passivi;
  • Marginali (16%), poveri e gia anziani, che cedono a tristezza, pessimismo e rassegnazione;
  • Responsabili (30%), che accettano con equilibrio l’avvicendarsi dei compleanni e cercano di restare in salute senza fanatismi e
  • Felici (28%), che non vedono l’ora di superare i 65 per rallentare col lavoro, dedicarsi alla famiglia e agli hobby preferiti.



Insomma, ha riassunto Finzi, il 42% degli italiani, o perchè non pensa alla vecchiaia, o perché non vuole reagire o perché non può farlo, rimane immobile a sfogliare il calendario. E se il 91% definisce in ogni caso la vecchiaia come un evento naturale, ce un 9% (un connazionale su 11) che la ritiene innaturale, un ingiustizia che alcuni riescono a evitare. E ancora. Il 79% dice che l’invecchiamento inizia con la nascita e termina con la morte, mentre il 21% pone come soglia i 40-50 anni, convinto che prima degli anta il tempo resti come sospeso nel limbo di una non ben precisata giovinezza. Il 23% vorrebbe evitare la vecchiaia a tutti i costi, il 17 % la definisce triste e angosciante e il 12% si alza al mattino gia depresso, pensando che ha un giorno in piu e soffrendo ai compleanni.

Piu di un italiano su due (54%) riconosce pero che da anziani si acquistano esperienza, maturità di giudizio, riflessività e realismo. Un bene, se si considera che la popolazione e destinata a invecchiare sempre più. Dal censimento del 1901 a quello del 2001 - ha ricordato infatti il presidente di Astra Ricerche - la vita media nel nostro Paese e raddoppiata da 43 a 81 anni, con un vantaggio per le donne salito in un secolo da 7 mesi a 7 anni. Ma quali sono le vere spie dell’età? Sul podio i connazionali mettono vista (per l83% degli intervistati e la prima a invecchiare), forza fisica (80%) e pelle (78%), subito seguita dai denti (77%). In coda l’intelligenza (31%), la voglia di nuove esperienze (26%) e la capacita di stare con gli altri (22%). E lo stile di vita ideale per battere il tempo? Forti almeno nella teoria, nella loro ricetta anti-età gli italiani prevedono sport (90%), dieta equilibrata (90%) e niente fumo (83%), ma anche avere amici (81%), leggere (75%), aiutare gli altri (73%), pensare (69%), viaggiare (66%), dormire (65%), esser aperto alle novità (63%), limitare la tv (50%) e darsi all’enigmistica (49%).

(Opa/Adnkronos)

 

 
 
 

 

 



 

 

 

 
 
 
 

 


 

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